Bangladesh
Posizione: Subcontinente Indiano
Posizione: Subcontinente Indiano
| International name: | Bangladesh |
| Local name: | Bangladesh |
| SUPERFICIE .................................... | 144.000 kmq |
| POPOLAZIONE .............................. | 141.340.476 ab. |
| DENSITA' ......................................... | 981,5 ab/kmq |
| CAPITALE ........................................ | Dacca |
| LINGUE ............................................ | Bengali (ufficiale); Inglese |
| RELIGIONE ...................................... | Musulmani 83%; Indù 16%; altri 1% (1998) |
| MONETA .......................................... | Taka (BDT) |
| REDDITO ANNUO PRO-CAPITE ... | 1870 $ (2004) |
| INDICE SVILUPPO UMANO ........... | 0,38 (137° posto) |
| PUNTO PIU' BASSO ....................... | Oceano Indiano 0 m |
| PUNTO PIU' ALTO .......................... | Keokradong 1230 m |
| COSTITUZIONE ............................... | 1971 |
| FORMA ISTITUZIONALE ................ | Repubblica |
| DOMINIO WEB ................................ | .bd |
| COUNTRY CODE ............................. | +880 |
Stato dell'Asia confinante a N, a O e a E con l'Unione Indiana, a SE con Myanmar; a S si affaccia sul golfo del Bengala.
Il Bangladesh comprende la regione deltizia del Gange e la pianura compresa fra il basso corso di questo fiume e quello del Brahmaputra. Fatta eccezione per una ristrettissima area marginale, a sud e a sud-est di Chittagong, dove si elevano i primi contrafforti collinari del sistema montuoso della Birmania, il territorio è del tutto pianeggiante, con altitudini che in nessun luogo superano i 90 m e che anzi, generalmente, sono alquanto inferiori. Procedendo da sud verso nord si sogliono distinguere tre fasce territoriali.
La zona deltizia costiera, larga 300 km ca e profonda fino a 120, costituisce un vero e proprio mondo anfibio ove le acque del Gange - Brahmaputra formano un intrico di bracci principali e secondari, di canali e bracci morti che lambiscono e delimitano migliaia di isole e isolotti fangosi. La topografia è molto variabile a causa degli enormi riporti alluvionali e delle maree che determinano continue variazioni degli alvei. Tutta la zona è coperta da fitte foreste a mangrovie, fra le cui specie arboree è il sundari, o heritiera minor, che ha dato il nome alla regione, Sun-darbans, e il cui legno, pur non essendo pregiato, si presta per alcune lavorazioni (pasta per carta, fiammiferi).
La fascia centrale, più a nord ma sempre compresa nella regione deltizia, è anch'essa pianeggiante e lievemente inclinata verso il mare. Questa zona è attraversata da argini (alti anche 10 o 12 m) di materiali alluvionali pesanti, che si depositano durante le inondazioni e causano, insieme con la modesta pendenza del suolo, il ristagno delle acque e la formazione di paludi talora, ma non sempre, riassorbite nel giro di qualche settimana o di qualche mese. I terreni sono fertili grazie al limo che vi si deposita e che viene continuamente ricambiato dalle inondazioni.
La terza fascia, costituita dalla pianura compresa fra il corso del Gange e quello del Brahmaputra, è formata da terreni alluvionali più antichi, anche essi inclinati verso sud e discendenti dalla quota di 90 m a quella di 30. Anche questa regione risulta soggetta a notevoli inondazioni provocate dagli affluenti del Gange e del Brahmaputra che scendono dai versanti meridionali della catena dell'Himalaia.
Caratteristica comune a tutto il paese è, dunque, un fattore ambientale decisamente negativo: l'eccesso di acqua. La minaccia costante e finora non scongiurabile cui è sottoposto il Bangladesh è infatti quella delle inondazioni, causate dalle improvvise fortissime variazioni di portata dei fiumi che scendono dall'Himalaia, primi fra tutti il Brahmaputra e il Gange, che in periodi di piena eccezionale possono raggiungere portate massime di 50.000 m3/s. Inoltre il Bangladesh è situato in piena area monsonica e del clima monsonico subisce tutti gli effetti: da quelli, meno dannosi, di temperature elevate con minime escursioni stagionali a quelli, ben più gravi, delle forti precipitazioni (fino a 5000 mm l'anno) concentrate per 9/10 nel periodo maggio-ottobre. Quando, per anticipi o ritardi nello scioglimento delle nevi sull'Himalaia o nell'arrivo del monsone estivo, l'ingrossamento dei fiumi e il fenomeno delle grandi piogge vengono a coincidere, si verificano catastrofi di proporzioni terrificanti.
| Dacca | 04/11/2025 | 07:36 | ( GMT+6 ) |
Courtesy from CIA World Factbook